Valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale è il corso di laurea magistrale che forma figure professionali specializzate nella valorizzazione dell’intera gamma dei beni culturali, dalla loro analisi scientifica alla loro comunicazione al pubblico attraverso le tecnologie digitali, con una speciale attenzione per il settore dei beni archivistici e librari e della museologia.
Il corso di laurea magistrale in Valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale rappresenta un unicum nel panorama universitario nazionale. È infatti il solo corso in Italia a intergare due classi di laurea:
Scegliendo questa laurea magistrale entrerai a diretto contatto col patrimonio culturale materiale e immateriale, costruendo le basi per la sua analisi e comunicazione insieme agli enti attivi sul territorio.
Lungo il percorso, avrai modo di studiare più ambiti che uniscono tecnologia, con archivistica, biblioteconomia, museologia:
Il primo anno presenta un'offerta formativa comune, con insegnamenti che coprono diversi ambiti relativi allo studio del patrimonio culturale (musicale, cinematografico, teatrale, letterario), alle sue componenti immateriali (linguistiche e letterarie), e alla sua comunicazione attraverso gli strumenti dell'informatica e dell'analisi sociologica.
Per il secondo anno, potrai scegliere tra due curriculum:
Analisi dei patrimoni culturali: prevede attività finalizzate alla ricerca avanzata nel campo dell’archivistica, della biblioteconomia e della conservazione e valorizzazione dei beni culturali materiali e immateriali, all’interno di una solida cornice teorica che fornisca conoscenze in campo artistico, letterario e storico.
Comunicazione dei patrimoni culturali: prevede attività finalizzate all’acquisizione di competenze teoriche e metodologiche specialistiche nel campo della comunicazione del patrimonio artistico e museale mediante le tecnologie digitali e della sua condivisione come risorsa di rigenerazione territoriale e di innovazione sociale.
La diattica adotta un approccio innovativo. Da un lato seguirai attività formative secondo la modalità tradizionale e in sede, partecipando a lezioni e seminari; dall'altro lato potrai vivere esperienze professionalizzanti e laboratoriali presso enti partner, utili per applicare le competenze apprese.
Per farti un'idea, guarda i project work svolti dagli studenti e dalle studentesse già iscritti.
Al termine degli studi in Valorizzazione del partimonio culturale materiale e mmateriale, avrai un profilo altamente pofessionalizzato e potrai trovare lavoro come:
Pre-iscrizione e immatricolazione
Il corso di laurea magistrale in Valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale è ad accesso libero.
È prevista una finestra temporale unica relativa all’intero processo (pre-iscrizione + immatricolazione) dall'1 aprile al 21 ottobre 2024.
Le lezioni si svolgono presso il Campus Umanistico, un complesso di sedi che armonizza le bellezze antiche a quelle contemporanee. La sede di riferimento è quella di Pignolo 123, situata a Bergamo. Collocata a metà tra Città Alta e il centro, è servita da mezzi pubblici e mobilità sostenibile. All'interno dell'edificio principale è presente una caffetteria.
L'Università degli studi di Bergamo dispone di un'ampia offerta formativa, che conta 50 corsi di laurea triennale e magistrale, di cui 13 erogati in lingua inglese. La vocazione internazionale è supportata anche dai +330 accordi con partner a livello globale.
Dal 2023 ha avviato il progetto Open Campus, ovvero tante iniziative dedicate al benessere e alla socialità della comunità accademica.
Inclusiva e aperta, valorizza il tuo Diritto allo studio dando la possibilità di studiare anche a chi si trova in una situazione economica svantaggiata.
L'Ateneo è protagonista di forti relazioni con il tessuto imprenditoriale del territorio, che ricerca profili professionali in linea con le competenze e le conoscenze acquisite dai laureati UniBg.
A misura d'uomo, la città di Bergamo è facilmente raggiungibile da tutta Italia attravero una capillare rete ferroviaria e grazie alle rotte aeree del vicinissimo aeroporto di Orio al Serio.